Almeno una volta nella vita a tutti noi è stato raccontato che la cacca del cane porta fortuna: ma vi siete mai chiesti il motivo? Scopriamolo
E’ senz’altro una delle credenze più antiche e comuni a tutti noi: ovvero l’idea che, a discapito di quanto possa apparire sgradevole, in realtà pestare la cacca porti fortuna.
Ma vi siete mai chiesti da dove trae le sue origini questa ideologia? Ebbene, per sapere perché si dice che la cacca dei cani porti fortuna, non dovete fare altro che continuare a leggere.
Possono esserci varie spiegazioni a cui potremmo appellarci per poter spiegare quella che ormai è diventata, a tutti gli effetti, una credenza appartenente a tutti noi. E soprattutto che potremmo definire come universalmente riconosciuta e accettata come vera. Senza dubbio, una prima teoria potrebbe richiamare proprio l’azione del karma. Ovvero che peggio di come già sta andando, dopo aver pestato la cacca, non può andare: e dunque, in un certo senso, permette di chiamare la fortuna. Un po’ come dire che a ogni azione positiva ne risponde una positiva, o che non può sempre andare tutto male.
Un’altra possibile alternativa è quella di scongiurare, proprio in questo modo, altri possibili mali o sventure. L’essere umano, d’altronde, è sempre molto scaramantico e proprio per questo motivo, ritenere la cacca un evento fortunato, potrebbe essere un modo per ingannare la possibilità di altri eventi poco fortunati. Insomma, la sfiga ha fatto il suo dovere e proprio per questo possiamo ora stare tranquilli per possibili eventi futuri. Secondo i francesi, questo potrebbe simboleggiare una strada ricca di attività, vita e affollata: e dunque indica che tutto va bene.
Ebbene sì, se c’è qualcosa che abbiamo senz’altro compreso da queste spiegazioni è che l’essere umano è estremamente superstizioso. Proprio per questo motivo, molto spesso tende a ricercare e vedere segnali più importanti e simbolici di quello che sono intorno a sé.
Molto spesso, infatti, siamo proprio noi che cerchiamo o chiamiamo la fortuna (o a dir si voglia la sventura) con le nostre credenze e nel modo in cui osserviamo ciò che ci circonda, come ad esempio la presenza della cacca lungo la strada. Insomma, potremmo in un certo senso dire che non esiste realmente la sfortuna, ma siamo noi che la ricerchiamo nel modo in cui ci rapportiamo a ciò che ci succede.
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