Questa mattina a Gallipoli, in provincia di Lecce, un uomo di 60 anni si è tolto la vita lanciandosi dal terrazzo di casa sotto gli occhi della moglie. Inutili i soccorsi.
Un risveglio tragico per Gallipoli, in provincia di Lecce, dove questa mattina un uomo di 60 anni si è tolto la vita. Il 60enne si è lanciato dal terrazzo della sua abitazione, un appartamento sito in una palazzina dove viveva con la moglie. Proprio quest’ultima avrebbe provato a fermarlo, senza, però, riuscirci.
Sul posto sono intervenuti gli operatori sanitari del 118 e gli agenti della Polizia di Stato. Per l’uomo, purtroppo, non c’è stato nulla da fare: fatali le lesioni riportate nell’impatto al suolo. Soccorsa, invece, la coniuge che ha accusato un malore dopo quanto accaduto. Accertata la tragedia, non sono stati disposti ulteriori esami sulla salma, già restituita ai familiari.
Gallipoli, si lancia dal terrazzo davanti alla moglie: morto un uomo di 60 anni
Dramma nella mattinata di oggi, mercoledì 1 novembre, a Gallipoli, comune della provincia di Lecce. Un uomo di 60 anni, di cui non è stata resa nota l’identità, si è suicidato lanciandosi dal terrazzo della sua abitazione.
Dalle primissime informazioni, l’uomo si è recato sul terrazzo di casa, un appartamento di una palazzina, per togliersi la vita. La moglie, come riporta la redazione di Lecce Prima, ha provato a fermarlo in tutti i modi cercando anche di afferrarlo, ma è stato tutto inutile: il 60enne si è gettato nel vuoto piombando al suolo dopo un volo di diversi metri.
Lanciato l’allarme, presso la palazzina è intervenuto prontamente un equipaggio del 118. Ai sanitari, però, non è rimasto altro che appurare il decesso dell’uomo, fatali le lesioni riportate nella caduta. La moglie, colta da un malore per via della tragedia, è stata soccorsa e sottoposta alle cure del caso.
Restituita la salma ai familiari
Intervenuti anche gli agenti della Polizia di Stato di Gallipoli e gli uomini della Scientifica che hanno provveduto a tutti gli accertamenti e le verifiche del caso. Accertato il gesto estremo, l’autorità giudiziaria non ha stabilito altri esami sulla salma ed ha firmato il nullaosta per la restituzione ai familiari che potranno procedere con le esequie.
Da quanto emerso, sembra che alla base del gesto volontario possano esserci dei problemi di natura personale e di salute.