Il reddito di cittadinanza verrà revocato definitivamente a questi cittadini nel mese di novembre. Quali sono le eccezioni.
Del reddito di cittadinanza quest’anno se ne è discusso fino allo sfinimento. Con la conseguenza che i cittadini sono più confusi di prima, e sicuramente più arrabbiati. Il tiro nel corso dell’anno è stato aggiustato più volte. Inizialmente doveva essere garantito il reddito di cittadinanza per nove mesi, che poi sono diventati sette. E poi è stata introdotta la categoria degli occupabili, che in precedenza non esisteva come discriminante all’interno della previdenza sociale. Si tratta di tutti i cittadini di età compresa tra i 18 ed i 59 anni che siano abili a svolgere un impiego.
Per loro, nonostante il reddito basso e l’ISEE congruente con l’Rdc, sono state erogate esclusivamente sette mensilità di reddito di cittadinanza nel 2023. Che per la maggior parte dei cittadini ha determinato uno stop definitivo al mese di luglio, il settimo dell’anno. Tuttavia il calcolo non è così matematico. Nel caso in cui ci sia stato uno stop dato dalla scadenza dei 18 mesi, con sospensione intermedia, quel mese può essere recuperato. Dunque la legge non dice che l’ultimo mese utile è stato luglio, dice che il totale sono sette mesi, distribuiti in maniera consecutiva o meno.
I cittadini che fanno parte della categoria degli occupabili ed hanno perduto definitivamente il reddito di cittadinanza dato che i sette mesi sono passati, possono usufruire di altre tipologie di aiuto. Ad esempio l’Rdc può essere erogato nel caso in cui il nucleo familiare abbia sottoscritto il patto di inclusione, la cui data ultima era stata fissata dal Decreto legge al 31 ottobre. La valutazione da parte dei servizi sociali,, che dovrebbero prendere in carico determinate situazioni non è ancora terminata, dunque la scadenza per sottoscrivere il patto per l’inclusione è stata posticipata al 30 novembre 2023.
Purtroppo alcuni cittadini con il mese di ottobre hanno terminato i sette mesi massimi. Si ripete che si tratta esclusivamente di coloro che sono considerati occupabili, dunque che hanno un’età compresa tra i 18 ed i 59 anni e che sono abili all’occupazione.
Il reddito di cittadinanza terminerà definitivamente con la fine del 2023. La regola dei sette mesi è valida solo per i cittadini occupabili. Se essi si trovano all’interno di un nucleo familiare in cui è presente un minore, un disabile o una persona di età superiore a 60 anni, i titolari Rdc ne hanno diritto fino a fine anno, ovvero fino a che la misura è attiva. Dopodiché verrà sostituita con l’assegno di inclusione, che avrà delle regole differenti e diversi importi. Per molte famiglie potrebbe venire meno un sostegno economico che in questi ultimi cinque anni è stato fondamentale.
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