Anche Gambero Rosso premia l’eccellenza del vino della Calabria, una regione piena di potenziale che finalmente verrà visto ed assaggiato
La Calabria e i calabresi stanno vivendo un periodo di particolare risorgimento. La gente sembra finalmente essersi accorta delle potenzialità di questa magnifica ragione piena di storia e cultura. L’intera regione, dal nord al sud in maniera integrale, sta vivendo questo periodo di estremo sviluppo. Grazie soprattutto agli investimenti nel settore primario promossi a favore delle piccole attività.
La grande speranza nei giovani che la regione sta dando alla sua comunità, sembra proprio abbai iniziato a dare i suoi frutti. Tantissima gente, negli ultimi anni, ha iniziato a puntare molto sulla parte verde di questa regione piena di potenziale. Un’agricoltura che sta tornando in auge. Oggi stiamo vedendo fieri i primi risultati di questo cambio di marcia. Una mentalità vincente che si fida della tradizione.
I vini, ad esempio, iniziano ad essere i più desiderati, arrivati ad essere premiati regolarmente anche da Gambero Rosso. Come cita il loro sito: “mai tante aziende sono state recensite nella guida”. Stiamo veramente assistendo alla nascita di un colosso. In Calabria poi, tra le tante cose, viene prodotta una specifica uva che raramente si scegli ancora di coltivare. Il suo succo porta un vinello dolce particolarmente apprezzato dagli intenditori e che però, sta pian piano svanendo.
È proprio la Calabria, infatti, una delle ultime regioni a produrre vini dolci. Ed in più sono praticamente tutti di altissima qualità. L’uva autoctona è il principale segreto di questi floridi vitigni. I vini che Gambero Rosso ha apprezzato di più tra le sue pagine sono: il Greco di Bianco, il Moscato da Saracena e lo Zibibbo di Pizzo. Tutte le cantine che producono questi sofisticati vini in più, hanno non solo un occhio sul passato della regione, ma anche sul suo futuro.
Tutte queste nuove cantine, infatti, sono attentissime alla salvaguardia del territorio. Il potente approccio al green rende tutte le bottiglie, affiancabili in ampio spettro alla dicitura “Biologico”. Una realtà che in molte altre regioni del nord Italia, ancora si fatica a raggiungere. Tutto merito delle nuove generazioni che, con il loro amore per questa antica regione, hanno deciso di impegnarsi a farla sorgere, come merita e come mai era stato tentato prima. Si potrebbe dire una fenice che risorge, ma alla realtà è che raramente si è tentato così tanto per questa fetta di mondo. Questa sua alba potrebbe essere la più luminosa che la sua terra abbia visto in molto tempo.
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