Nella notte tra il 28 e il 29 ottobre siamo tornati all’ora solare, ma qual è il motivo per cui durante l’anno si passa all’ora legale?
Il passaggio dall’ora legale all’ora solare e dall’ora solare a quella legale avviene due volte durante l’anno e comporta conseguenze e scompensi di piccola entità che per alcuni possono farsi sentire. Nella notte tra il 28 e il 29 ottobre, in effetti, siamo tornati all’ora solare e ciò ha provocato un immediato accorciarsi delle ore di luce durante la giornata.
Questa è la ragione principale per cui, anche se ormai dovremmo esservi abituati, molti soffrono questa alterazione del flusso temporale. Mentre in primavera si ottiene l’effetto opposto: le giornate guadagnano un’ora in più di luce! Ma perché si effettua questo passaggio dall’una all’altra durante l’anno e quali potrebbero essere le conseguenze del non farlo?
L’ora legale è stata introdotta per la prima volta durante la Prima Guerra Mondiale, nel 1916. Fu la Germania ad attuare un piano che era già in preparazione da diversi decenni. Il primo a pensare che si sarebbe potuto giovare dello spostamento dell’ora era stato Benjamin Franklin, notando come il sole sorgesse già alle 6 del mattino, quando la gente era ancora a letto. A Franklin fecero seguito altri personaggi, ad esempio l’entomologo George Hudson, che avrebbe avuto piacere di un’ora di luce in più durante la giornata da dedicare allo studio dei suoi amati insetti.
E William Willett, imprenditore britannico che propose il cambio dell’ora al parlamento inglese al fine di sfruttare più ore di luce per la produzione industriale. E in effetti l’ora legale serve proprio a questo: a concentrare le attività produttive nell’arco della giornata in cui è presente il maggior quantitativo di luce naturale, soprattutto durante la stagione calda. Eppure questo switch è considerato controverso da molti, non da ultimo per ragioni sanitarie.
Secondo i medici, infatti, il passaggio da una condizione all’altra può avere conseguenze sul ritmo sonno-veglia, sulla secrezione di ormoni, sull’equilibrio della pressione arteriosa e del ritmo cardiaco, nonché sull’umore. Gli esperti sono dunque concordi nell’affermare che evitare il passaggio dall’ora legale a quella solare, o viceversa, possa contribuire a migliorare le condizioni psico-fisiche della popolazione. A tal proposito la Commissione Europea ha concesso agli Stati membri di scegliere in autonomia se adottare o meno l’ora legale, ma non tutti, compresa l’Italia, hanno deciso cosa fare in definitiva!
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