La giovane di 31 anni, madre di cinque figli, strangolata dal marito due giorni fa a Savona, è morta ieri sera in ospedale, dove si trovava ricoverata.
Non ce l’ha fatta la giovane madre di 31 anni che nella notte tra venerdì e sabato era stata aggredita dal marito 42enne al culmine di una lite all’interno della loro abitazione di Savona. La 31enne è stata dichiarata morta nella serata di ieri dai medici dell’ospedale dove si trovava ricoverata.
Si aggrava la posizione del marito, che era stato arrestato e trasferito in carcere a Genova con l’accusa di tentato omicidio aggravato dai futili motivi. Ora per il 42enne l’accusa è di omicidio. Sul caso sono in corso le indagini delle forze dell’ordine, coordinate dalla Procura della Repubblica di Savona.
Savona, 31enne strangolata dal marito: morta in ospedale dopo 2 giorni di agonia
Nella serata di ieri, domenica 29 ottobre, è morta Etleva Bodi, la giovane madre di nazionalità albanese che era stata strangolata dal marito nella notte tra venerdì 27 e sabato 28 ottobre nell’abitazione dove vivevano a Savona.
Da quanto appurato, i due coniugi avrebbero discusso in casa, poi pare che la donna pare sia andata in un’altra stanza iniziando a parlare al telefono con qualcuno. A quel punto, come riportano alcune testate locali e la redazione de Il Giornale, pare che il 42enne, accecato dalla gelosia, abbia raggiunto la moglie e l’abbia strangolata. Accorgendosi che quest’ultima non respirava più, l’uomo ha chiamato i soccorsi lanciando l’allarme.
Presso l’abitazione è arrivato lo staff medico del 118 che ha rianimato la 31enne, poi trasportata d’urgenza presso l’ospedale San Paolo di Savona. Qui i medici hanno provato a salvarle la vita in tutti i modi, ma non è stato possibile far nulla. Ieri sera il tragico epilogo: i medici hanno dichiarato la morte della giovane.
L’uomo in carcere a Genova
Intervenuti anche i carabinieri di Savona che hanno arrestato il 42enne, poi trasferito al carcere di Genova dove ora si trova detenuto con l’accusa di l’accusa di omicidio aggravato da futili motivi e dal fatto che il gesto sia stato compiuto nei confronti della coniuge.
I militari dell’Arma si stanno occupando delle indagini per ricostruire nel dettaglio la dinamica di quanto accaduto all’interno dell’appartamento. Da quanto emerso sembra che non vi siano denunce per maltrattamenti o altri episodi di violenza.
In casa, come appurato, si trovavano i cinque figli, di età compresa tra i 5 e gli 11 anni, che stavano dormendo in un’altra camera.