Piacevoli spazi verdi coadiuvati da progetti di eco-sostenibilità: ciò è alla base della classifica stilata da “Ecosistema Urbano”, la quale ha indicato quali sono le città più green d’Italia.
Partiamo dal principio: cosa si intende per città green? Con questa terminologia si indica un centro cittadino inclusivo, sicuro ed eco-sostenibile. Per far sì che si rispettino tali elementi, ci sono alcuni fattori da considerare come ad esempio una transizione verso una città a ridotto impatto ambientale per i trasporti, favorendo servizi di sharing, taxi o mezzi pubblici elettrici o ampi spazi per il transito di biciclette.
Un sistema energetico basato su energie rinnovabili come il fotovoltaico o l’eolico è un altro punto da non sottovalutare in questo contesto. Ancora, la realizzazione di spazi verdi e orti urbani per assorbire le emissioni di Co2 ed isolare termicamente gli edifici è una caratteristica basilare di una città green. Concludono questa sorta di lista l’aumento dello smart working (per limitare il traffico cittadino) e la diffusione dei documenti digitali (per evitare il disboscamento in relazione alla produzione di carta).
Quali sono le città più green d’Italia?
La classifica di “Ecosistema Urbano”, giunta ormai alla tredicesima edizione e coadiuvata dall’aiuto di Legambiente e Ambiente Italia, ha fornito dati interessati per capire come si stia evolvendo la situazione green nel nostro paese. Secondo la griglia proposta, Trento si piazza al primo posto. La medaglia d’argento se la aggiudica Mantova mentre quella di bronzo viene garantita a Pordenone. Bene anche la Pianura Padana, la quale nonostante sia il simbolo dell’industrialismo, fa rilevare un miglioramento considerevole nel miglioramento dei trasporti pubblici e delle isole pedonali. Forlì e Reggio Emilia ne sono la prova più calzante, visto che si posizionano in top 10.
Male le grandi metropoli: Milano è 38esima mentre Roma si piazza all’89esimo posto. A chiudere la classifica vi è una tripletta di centri urbani siciliani, pregni di paesaggi naturalistici e con un patrimonio culturale da fare invidia, rispettivamente Caltanissetta, Catania e Palermo.
Il divario tra Nord e Sud
L’analisi fa emergere una statistica preoccupante: le prime posizioni della classifica evidenziano la presenza di numerosissime città del Settentrione. Al contrario, i centri urbani meridionali si devono accontentare degli ultimi posti. Come si spiega questo dislivello così marcato? In modo principale tramite le scelte delle politiche locali, nell’efficienza dei servizi rivolti ai cittadini, oltre che nelle abitudini e nelle resistenze di comportamenti ormai anacronistici.