Dall’anno 2022 – 2023 l’accensione dei termosifoni in Italia dipende dalla fascia climatica a cui si appartiene. Qual è il calendario 2024.
la crisi energetica, che ha avuto il culmine, ed il suo inizio nel marzo 2022, con l’avvio del conflitto russo ucraino, è ancora in corso. Con la conseguenza di un’oscillazione di prezzi per il gas e l’energia elettrica con pochi precedenti. Il precedente governo aveva messo in atto delle timide misure di contrasto al rialzo dei prezzi, come il taglio delle accise. Il governo attuale non ha rinnovato le disposizioni. Dunque l’energia non rinnovabile, come il gas, oltre ad essere di difficile reperimento, è anche molto costosa. E questo ricade sulle bollette di tutti i cittadini. Sta per iniziare la stagione in cui si accendono i termosifoni.
E di conseguenza il periodo dell’anno in cui le bollette del gas raggiungono i picchi annuali. Dallo scorso anno sono state decise delle misure per evitare gli sprechi. L’accensione dei termosifoni è consentita esclusivamente in determinati periodi dell’anno, dipendenti dalle temperature locali. A tale fine l’Italia è stata divisa in zone che corrispondono ad una determinata fascia climatica.
Le fasce climatiche per i termosifoni nel 2024
Oltre alle disposizioni nazionali, che devono essere rispettate per legge, esistono anche le decisioni condominiali, per il riscaldamento centralizzato, che possono posticipare – e non anticipare – la data prevista dalle istituzioni nazionali. Per iniziare si trova la zona F. Quella in cui il clima è più rigido. Per gli abitanti di questa fascia non esistono limitazioni per l’accensione dei termosifoni. Si tratta delle province di Cuneo, Belluno e Trento, ed altre con temperature simili. La zona E corrisponde a fasce climatiche basse ma non come le precedenti. Come altri comuni della Lombardia e del Piemonte, ad esclusione dei precedenti, I riscaldamenti possono essere accesi dal 22 ottobre 2023 al 7 aprile 2024. Per un massimo di 13 ore al giorno.
Dall’8 novembre fino al 7 aprile possono utilizzare i termosifoni per massimo 11 ore al giorno i residenti della zona D. Rientrano in questa fascia climatica i Comuni quali Roma, Ancona, Genova, Firenze, Pescara, La Spezia, Livorno, Grosseto, Lucca, Macerata, Pisa, Pesaro, Viterbo, Avellino, Siena, Chieti, Foggia, Matera, Teramo e Vibo Valentia.
I comuni più caldi
Dalla zona C alla zona A si raggiungono le aree più calde, quelle del centro sud e del Sud. Nella fascia C, con i comuni quali Napoli, Latina, Caserta, Salerno, Bari, Brindisi, Benevento, Catanzaro, Cagliari, Lecce, Ragusa, Cosenza, e Taranto, si possono utilizzare i riscaldamenti dal 22 novembre 2023 al 23 marzo 2024. Per un massimo di nove ore al giorno.
Province quali Palermo, Siracusa, Trapani, Reggio Calabria, Agrigento Messina, e Catania, fanno parte invece della zona B, dove il riscaldamento centralizzato è consentito dall’8 dicembre al 23 marzo, per un massimo di sette ore al giorno. La fine dell’elenco riguarda la zona A, che comprende le città più calde e le isole del Sud. In questa fascia i termosifoni possono essere attivati dal’8 dicembre al 7 marzo, per sole cinque ore al giorno.