La religione e i social medi come Whatsapp raramente vanno d’accordo, un prete ha però trovato un modo per coniugare queste due realtà
Voi vi iscrivereste mai ad un gruppo Whatsapp aperto da un prete Smart? Di recente questa particolare figura, ha raccolto un sacco di follower sulle sue pagine social. L’uomo ha scelto di portare il suo credo e anche il suo lavoro, su diverse piattaforme online, tra questa la più celebre, TikTok Ma qual è il motivo di questa scelta?
Ovviamente arrivare più facilmente alle nuove generazioni, ma non solo. A tutti coloro che avrebbero avuto la voglia di dedicargli un minuto o due della loro vita. E quale mezzo migliore, in questo periodo storico, se non social media come appunto TikTok ed Instagram. Di recente questo Prete ha anche ricevuto la tanto agognata spunta di riconoscimento blu.
Un piccolo premio del suo impegno e della sua costanza. Con questa sua modernità, è arrivata ovunque. E proprio per questo motivo, ha visto davanti a sé un secondo problema. arrivare a tutti i suoi follower, ma in maniera molto più diretta e frontale. Come un vero e proprio prete moderno, ha deciso di aprire il suo personalissimo gruppo su Whatsapp.
L’idea di un prete per raggiungere più persone: usare Whatsapp
Ma non un gruppo Whatsapp classico, questo infatti è ad accesso libero. Negli ultimi anni, l’applicazione di messaggistica più utilizzata dall’occidente, ha introdotto la possibilità di condividere un link di accesso per ogni gruppo Whatsapp. Arrivare al suo pubblico risultava difficile, ma questo ostacolo non lo ha comunque fermato.
Don Cosimo Schena è un prete di brindisi che cercava un modo per arrivare ai fedeli in maniera più ampia possibile. La religione, per quest’uomo, non è solo la chiesa, mai cercata dalla maggior parte dei giovani. Ha trovato il modo di diffondere un messaggio in cui crede fermamente. Con le sue divertenti canzoni sta spopolando su tutta la piattaforma.
Ha anche scritto un libro, chiamato “l’uomo nel cuore di Dio”. Le canzoni sono disponibili oggi anche su Spotify. Possiamo dire quindi che, con Whatsapp quindi, questo “prete social”, sembra aver raggiunto il suo gregge, a 360 gradi. Moltissimi giovani lo seguono ogni giorno, ma tra questi sono presente spesso anche genitori, nonni, zii e non solo, anche insegnanti e maestri.
Un utilizzo simile di Whatsapp e degli altri social media è molto apprezzato dalle generazioni più in là con gli anni, che possono rispecchiarsi finalmente in un target che li aveva visti uscire decenni fa.