E’ una vera e propria batosta quella che hanno ricevuto alcuni dipendenti della nota multinazionale di Amazon: ma la decisione è ormai presa
Sembra proprio che ci sia un’aria di tensione e particolarmente turbolenta tra le schiere di Amazon: la nota multinazionale di origine statunitense, infatti, ha ora inviato una pessima notizia a tutti i suoi dipendenti che, in un certo senso, sarebbe più il caso di definire batosta vera e propria. Insomma, i bei tempi sono finiti, ma cosa sta succedendo?
A dare l’annuncio, in particolare, di questi tempi difficili e dunque non esattamente idilliaci a cui sta andando incontro è il CEO dell’azienda, Andy Jassy. Nel corso di una riunione, infatti, pare proprio che l’amministratore delegato si stiamo strato molto rigido sulle sue posizioni e in particolare su quello che il comportamento che i dipendenti dovrebbero rispettare per continuare a lavorare da Amazon. Per saperne di più e avere maggiori informazioni, non dovete fare altro che continuare a leggere insieme a noi.
Ebbene sì, c’è una vera e propria aria di burrasca da Amazon e i diretti interessati di questo clima così teso e difficile sono senza dubbio i dipendenti della nota multinazionale statunitense. Al centro di questa polemica troviamo proprio delle nuove direttive aziendali che riguardano il comportamento e le regole che proprio loro dovranno mantenere per poter continuare a fare il loro lavoro. Le parole, infatti, dell’amministratore delegato sono state molto chiaro: o si rispettano le normative o, in alternativa, il consiglio è quello di cambiare lavoro.
La questione, nello specifico, risulta essere particolarmente scottante proprio per quanto riguarda lo smart working e delle limitazione che è indispensabile rispettare da ora per tutti i dipendenti. Amazon, infatti, non sembra essere disposto a sconti o ancora a negoziazioni: per poter mantenere il proprio posto di lavoro, dunque, sarà opportuno svolgere per almeno tre giornate il proprio lavoro in sede. Un’annuncio, questo, che ha destato non poco scalpore ma soprattutto problematiche tra tutti i lavoratori dell’azienda.
Questi ultimi, infatti, a partire dalle nuove disposizioni di smart working entrate in vigore con il periodo del Covid-19 hanno infatti adattato i propri stili di vita in relazione a questo meccanismo. Per tanto, ritornare a svolgere ben tre giorni in presenza potrebbe rappresentare ora un problema non poco rilevante per tantissimi dipendenti. Il risultato di questa situazione non ha potuto essere altro che uno sciopero contro questa nuova politica e a cui hanno aderito quasi duemila persone. Tuttavia, da parte di Amazon, non sono certo mancate le risposte ed eventualmente i licenziamenti, come fa notare anche il corriere.it
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