Non ci lascia il caldo anomalo di questo mese di ottobre: a rischio anche tanti prodotti naturali come la frutta
Le temperature a quanto pare non intendono calare di qualche grado e il caldo anomalo si sente ancora ad ottobre. Siamo ancora oltre i 30° in tante parti di Italia e l’anticiclone africano è ancora presente nella penisola italiana.
Nei weekend gli italiani non perdono tempo a passare qualche giornata al mare, ma il caldo oltre che piacere può anche portare qualche problema dal punto di vista alimentare per prodotti tipicamente naturali come la frutta.
Questo mese di ottobre è stato registrato come uno dei più caldi di sempre con temperature che hanno superato la media.
Si vende ancora frutta estiva
Nel mese di autunno la frutta tipica è rappresentata tipicamente da cachi, castagne, mandarini, mele, melograno, kiwi, uva. Ma da come si può anche notare in tutti i supermercati italiani vediamo ancora la presenza di frutta estiva come albicocche, pesche, angurie, meloni e fragole che hanno grandi capacità di rinfrescare chi ne fa uso.
E il caldo aumenta le qualità zuccherine di questi alimenti e continuano così ad essere messi in vendita rendendoli anche più gradevoli.
I cittadini a questo punto, approfittano di questa situazione acquistando questi tipi di frutta consumandone ancor di più.
La spiegazione della Coldiretti
Questa particolare situazione è anche spiegata dalla Coldiretti la quale sostiene che le persone “tendono ad acquistare questi prodotti in base alle esigenze delle famiglie. Si cerca di verificare la qualità di prodotti tipicamente italiani in un periodo di difficoltà. Intanto con il caldo anomalo c’è anche un aumento del 20% negli acquisti della frutta”.
La frutta e la verdura con le loro proteine riescono a soddisfare le esigenze di proteine, liquidi ed energie che richiede il corpo umano dopo un periodo in cui si suda parecchio.
La Coldiretti inoltre, precisa che l’Italia ha una grande percentuale di copertura territoriale nella produzione di frutta e verdura: “il nostro paese va oltre il milione di ettari e supera il 25% della produzione lorda di prodotti naturali. L’UE inoltre riconosce all’Italia i veri punti di forza dell’agricoltura con titoli come Dop/Igp per la qualità, quantità e sicurezza”.
L’Italia è tra i paesi in cui anche a livello geografico da nord a sud e da est ed ovest, c’è la garanzia dell’ottimo livello dei prodotti ortofrutticoli esportati anche all’estero che la inglobano come i migliori al mondo.