Whatsapp, via al codice segreto: sarà utili per chi ha conversazioni bloccate ma restano ancora dei dubbi su come usarlo
WhatsApp è in continua evoluzione. Di recente ha apportato modifiche anche alle videochiamate che garantiscono maggiore privacy. Del resto se vuole continuare ad essere la prima app di chat istantanea al mondo (è scaricata da oltre 2 miliardi di persone), non deve rimanere ferma anche perché la concorrenza è agguerrita. C’è ad esempio Telegram che non ha gli stessi numeri di utenti ma su alcune funzioni insidia la chat di Meta.
Whatsapp, codice segreto per le chat bloccate: come funziona
Oggi è possibile bloccare alcune conversazioni. Lo fa chi non vuole essere molestato da chi scrive continuamente o da chi vuole chiudere definitivamente i rapporti con una persona. Una volta bloccata, l’app la sposta la conversazione nella cartella Chat bloccate. Per accedere ad essa basta scorrere verso il basso nella schermata delle chat e cliccare appunto su Chat bloccate: a questo punto bisogna autenticare l’identità fornendo il codice di accesso o i dati biometrici.
Secondo la versione più recente beta per Android, la v2.23.21.9, WhatsApp è al lavoro proprio sulle chat bloccate, in modo da poterle trovare effettuando una ricerca nella barra utilizzando un codice segreto.
Come riportato dall’autorevole WaBetaInfo, WhatsApp consentirà tale funzionalità utilizzando una parola o anche solo un emoji. Dopo che è stato creato il codice, sarà possibile digitarlo nella barra di ricerca dell’app e compariranno tutte le chat bloccate.
Ciò che non si conosce ancora è se digitando il codice segreto sarà possibile visualizzare le chat bloccate o se sarà utile anche per sbloccarle, riaprendo in questo modo la conversazione. È più probabile la seconda ipotesi.
Altra cosa non ancora chiara è cosa accadrà alla cartella Chat bloccate una volta creato il codice segreto. È probabile che verrà disabilitata ma non è escluso che possa restare accessibile consentendo di recuperare le chat bloccate e sbloccarle tramite il codice generato o i dati biometrici.
Il funzionamento attuale è che quando si decide di bloccare una chat su smartphone o tablet, il blocco avviene solo su quel dispositivo e non anche su quelli collegati. Con il codice segreto è probabile che il blocco sia esteso in contemporanea a tutti i dispositivi.