Il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, ha espresso la propria solidarietà alla ditta a cui sono stati incendiati dei mezzi durante i lavori per la costruzione di una scuola.
Nelle scorse ore, alcuni mezzi di un’impresa edile sono stati incendiati a Catanzaro. La ditta, si stava occupando di alcuni lavori per la costruzione di un istituto scolastico nel quartiere Aranceto del capoluogo calabrese. A denunciare l’episodio, attraverso una nota, è stato lo stesso sindaco della città, Nicola Fiorita.
Secondo il sindaco si tratterebbe di un “atto intimidatorio” non solo nei confronti dell’impresa edile colpita, ma dell’intero quartiere delle periferia sud di Catanzaro, dove da tempo si registrano episodi di microcriminalità e disagio sociale. Fiorita ha, dunque, lanciato un appello ai residenti chiedendo loro di non rimanere indifferenti davanti a tali accadimenti, ma a ribellarsi per un futuro diverso.
“I criminali non vogliono la scuola all’Aranceto”. Inizia così il post pubblicato sulla propria pagina Facebook dal sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, per denunciare quanto accaduto nelle scorse ore. Alcuni mezzi di un’impresa edile, che stava effettuando dei lavori per la costruzione di una scuola nel quartiere della periferia sud del capoluogo calabrese, sono stati incendiati. I danni riportati dai mezzi, come scrive l’agenzia Ansa, sarebbero ingenti ed è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco per domare le fiamme.
L’impresa è la Sami Srl che, come spiega il primo cittadino nella nota, si era aggiudicata la gara d’appalto indetta dall’Amministrazione comunale ed aveva avviato i lavori per la realizzazione dell’istituto scolastico. Secondo Fiorita, quanto accaduto, rappresenta un “atto intimidatorio” non solo per la ditta colpita, ma anche per il quartiere Aranceto che “ripone grandi speranze e aspettative nella realizzazione della scuola”.
Ora sono in corso le indagini delle forze dell’ordine per stabilire la dinamica dei fatti ed individuare i responsabili ed il sindaco si è detto fiducioso nel lavoro degli inquirenti esprimendo la propria solidarietà e vicinanza alla ditta e al suo titolare, Michele Critelli.
Il primo cittadino ha chiosato la nota con un appello rivolto a tutti i cittadini e ai residenti dell’Aranceto chiedendo loro di prendere le distanze dall’episodio e gridare il proprio sdegno verso qualsiasi forma di criminalità che punta a “reprimere la libertà d’impresa, indebolire la coscienza civile e spegnere il sogno di un futuro diverso”.
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