Arrestato poco fa Raffaele Calamita, condannato per omicidio: evaso dal carcere in Calabria, trovato in Sicilia in dolce compagnia.
Nelle scorse ore, è stato protagonista della più clamorosa delle fughe: parliamo di Raffaele Calamita, noto come “Spillo”, 33 anni, originario di Tropea. L’uomo era ufficialmente evaso mentre stava scontando una condanna di 16 anni di reclusione per l’omicidio del 45enne Salvatore Russo. L’assassinio era avvenuto il 10 settembre 2013 a Tropea.
All’epoca dei fatti, la vittima è stata freddata con quattro colpi di pistola e per quel delitto proprio Calamita era stato condannato. L’uomo, in seguito a dei permessi premio, era fuori dal carcere di Paola, dove avrebbe dovuto fare ritorno un paio di giorni fa. Aveva trascorso una settimana nella casa parrocchiale Madonna del Carmine.
La fuga di Raffaele Calamita: era al centro di un caso giudiziario
Invece, non era più rientrato nel penitenziario e le autorità di pubblica sicurezza ne avevano perso le tracce: da qui sono scattate ufficialmente le ricerche per evasione di detenuto. Calamita si trovava detenuto in attesa della revisione del processo, come disposto dalla Cassazione nel novembre dello scorso anno.
Secondo quanto emerso, un pentito avrebbe sostenuto la tesi che la compagna della vittima, che era stata testimone oculare del delitto, sarebbe stata indotta ad accusare il giovane. Una vicenda processuale, quella di Raffaele Calamita, che però potrebbe conoscere adesso una nuova svolta, proprio in seguito alla sua evasione.
Ritrovato Raffaele Calamita: la sua era una fuga d’amore?
Da parte sua, in tutti questi anni, il giovane uomo si era sempre detto innocente e aveva sostenuto di essere stato incastrato: ora la sua vicenda giudiziaria vede un altro elemento che appunto si aggiunge. La sua fuga infatti è durata appena 48 ore. L’evaso, secondo quanto si apprende in queste ore, è stato individuato e arrestato in Sicilia, precisamente in un’abitazione nel comune di Sciacca.
Lo hanno arrestato le forze di polizia della squadra mobile di Agrigento: l’uomo, stando alla sua versione dei fatti, si trovava in casa di una donna, con cui a suo dire avrebbe una relazione sentimentale. L’arresto è avvenuto grazie all’operato tempestivo e efficace delle autorità di polizia, che lo hanno rintracciato e ora verrà ricondotto in carcere. Si tratta di un grave episodio di cronaca, l’ennesimo del quale vi diamo notizia.