In un’epoca in cui essere smart e veloci è la regola, le nuove tecnologie non potevano certo esimersi dal contagiare anche il settore delle illuminazioni: scopriamo cosa sono le lampade nomadi e cosa le rende così famose.
Avete presente il gioco del telefono senza fili che facevano le generazioni passate? Bastava bisbigliare la parola da un orecchio all’altro di ogni giocatore fino a quando la parola non veniva riportata in modo corretto. Questo gioco era molto divertente in un’epoca in cui i telefoni erano ancora tutti con i fili, in quanto era un emblema di come la comunicazione senza un vero e proprio collegamento o contatto diretto potesse venire travisata. Ad oggi un gioco del genere dovrebbe verificarsi all’incontrario: ovvero provare a vedere cosa accade ad utilizzare telefoni o dispositivi con i fili.
Le nuove tecnologie hanno infatti modificato non soltanto le abitudini ma anche i nostri sensi, ormai abituati agli smartphone ma soprattutto al wireless, ovvero ad un mondo senza fili. Wifi, cordless, le recenti Airpods ed in generale tutto il settore dell’elettricità ed elettronica si sono così adeguati sempre più a prodotti senza fili. Tutto ciò è ben visibile sia nell’ambiente che ci circonda che in casa nostra, dove difficilmente un arredo moderno non prevede gli oggetti più innovativi e tecnologici. Un esempio sono proprio le lampadi nomadi: vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Cosa sono e a cosa servono le lampade nomadi
Di tutte le innovazioni nel campo dell’elettricità e dell’elettronica, tra i primi posti troviamo senza dubbio l’energia solare. Come suggerisce la parola stessa, è l’energia data dai raggi del sole, rappresentando così la prima forma di energia rinnovabile. In questo senso, non soltanto facciamo del bene all’ambiente ma anche al nostro portafoglio alleggerendo le nostre bollette. In questo caso le lampade nomadi incarnano il modello perfetto di illuminazione. Le lampade nomadi, infatti, sono semplicemente delle lampade senza fili che funzionano principalmente con una presa usb o soltanto con la luce solare.
Ciò permette a queste lampade di essere economiche, pratiche ma anche esteticamente molto belle. I design di lampade nomadi moderne vedono infatti molti modelli che si adattano a tutte le esigenze. Le lampade nomadi, come indica la parola stessa, possono essere trasportate ovunque si voglia, senza essere condizionate da un filo e una presa per l’elettricità. La loro batteria può essere ricaricata attraverso una presa usb o appunto attraverso energia solare, e la loro durata può arrivare anche fino a 10 ore. Ideali come lampade da scrivania, lampade portatili per la lettura o anche come ornamento per feste e giardini, le lampade nomadi stanno prendendo sempre più piede nella scelta del proprio arredo e delle proprie esigenze. Di seguito, i modelli più belli.
Quali sono I modelli di lampade nomadi più scelti
I modelli di lampade nomadi variano dal design firmato dai grandi marchi ai più semplici prodotti che si possono trovare anche sui siti di e-commerce low cost. Un esempio potrebbe essere Amazon, sulla cui piattaforma si possono trovare tanti modelli di lampade nomadi sia per bambini che per arredi di ogni forma e colore. Se, però, si vuole optare per un design più elegante o lussuoso in grado di dare anche un tocco artistico all’ambiente si può optare per questi tre design di lampade nomadi.
La prima e la più conosciuta lampada nomade si chiama Portobello ed è stata realizzata da Benedito Design per Leds C4. Wireless, la lampada Portobello ha delle forme morbide, sinuose anche se dai colori molto intensi quali azzurro, rosso ma anche i più classici bianco e nero. Il suo costo è di 200 euro ma per dare un tocco di classe alla propria casa avere un oggetto d’arte in pieno stile tecnologico potrebbe valerne la pena. L’altro modello di lampada nomade è l’Africa di Francisco Gomez Paz disegnata per Vibia. A differenza della prima, questa è composta in alluminio e soltanto sulla testa parte il fascio luminoso.
Sebbene sia disponibile in varie misure, in realtà la gamma di colori si riduce solo a quattro e costa ben 350 euro. Infine, troviamo la lampada nomade di design più “economica”: la Sips realizzata da Christophe Mathieu per Marset. Disponibile in soli due colori, bianco avorio con lo stelo argentato e dark brown, questa lampada costa 120 euro. Per quanto possa apparire minimal, può essere in realtà definita come oggetto da collezione.