Ufficializzati i bonus luce e gas per il quarto trimestre del 2023; ecco come funzionerà e come sarà restituito l’importo dovuto.
Continua ad essere uno strumento utilizzato dal Governo per aiutare le famiglie più in difficoltà ad affrontare i rincari. Si tratta della formula del bonus e nello specifico del bonus luce e gas la cui erogazione è stata confermata dal decreto Energia varato la scorsa settimana e che permetterà di coprire i costi in merito per il quarto trimestre del 2023 ovvero per quel periodo che va da Ottobre a Dicembre.
Dopo le disposizioni governative, ARERA ha comunicato gli importi del prossimo bonus. Viene confermato il parametro del tetto massimo dell’ISEE a 15 mila euro per l’ottenimento del bonus e anche a questa tornata si riceverà il bonus sottoforma di sconto in bolletta. In alcuni casi sarà comunque possibile ottenere l’accredito sul proprio conto dell’importo spettante o in alternativa come saldo da scalare nella bolletta successiva.
Il primo dato di cui essere a conoscenza è che per il trimestre che va dal 1 Ottobre al 31 Dicembre 2023 è prevista un’erogazione del bonus bollette potenziata. Tuttavia, l’erogazione del bonus e quindi la somma spettante dipende da una serie di parametri. In particolare saranno presi in considerazione per il bonus luce il numero di componenti famigliari. Per il bonus gas si terrà conto non solo del numero dei componenti del nucleo famigliare ma anche l’utilizzo che si fa del gas e quindi se utilizzato per cottura, riscaldamento e acqua.
Tenendo a mente questi parametri si può quindi distinguere. Il bonus luce per disagio economico hanno tabelle di importi che variano dai 32 ai 46 euro a seconda che il nucleo famigliare sia composto da 2 o da 4 e oltre membri.
Mentre il bonus gas ha importi che oscillano dagli 11 ai 97 euro la cui tabella è differenziata, come si anticipava, tenendo conto di altri parametri. Per cui l’utilizzo che si fa di questo materiale inciderà di più sul nucleo famigliare che viene invece diviso in due sole fasce ovvero famiglie fino a 4 componenti e famiglie che invece sono più numerose.
Ultimo punto da tenere a mente è la questione ISEE che rappresenta un’ulteriore discriminante rispetto alla somma di erogazione del bonus. Infatti, pur rientrando in tutti i parametri, le somme più alte del bonus spettano a famiglie che hanno un ISEE inferiore ai 9.530 euro. Mentre per i nuclei che presentano un reddito tra i 9.530 e i 15mila euro l’importo del bonus viene ridotto dell’80%.
In questi anni di crisi abbiamo più o meno tutti imparato come si fa effettivamente a risparmiare in bolletta. Va da sé che quel modo di fare deve essere continuamente messo in pratica, sia per un effettivo risparmio sia per aiutare l’ambiente. Un altro punto però che ci dà la possibilità di risparmiare ulteriormente è l’operatore. Ci si avvia al passaggio dal mercato tutelato al mercato libero che comporterà inevitabilmente un aumento dei costi, per questo è importante decidere l’operatore a cui affidarsi anche prestando attenzione alle offerte erogate.
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