Nonostante nel mondo vi siano più di 8 miliardi di esseri umani, in Italia i dati ISTAT sulle nascite non lasciano presagire nulla di buono.
Sono anni che sentiamo parlare di calo delle nascite e in effetti i dati ISTAT raccolti negli ultimi decenni hanno messo in evidenza una diminuzione della natalità che è destinata a farsi sempre più chiara. In alcuni casi si parla addirittura di un trend inarrestabile: proprio come col cambiamento climatico, anche prendere provvedimenti di contenimento rispetto al calo delle nascite potrebbe non risultare determinante per frenare questa discesa. Ma da cosa è comportato il calo delle nascite? Per l’80% questo fenomeno si attribuisce al cosiddetto effetto struttura, relativo alla diminuzione progressiva del numero di donne in età fertile e connesso all’aumento dell’età media delle persone.
Dati ISTAT sul calo nascite: le proiezioni per il futuro sono preoccupanti
A ciò va ad aggiungersi la posticipazione della genitorialità, spesso connessa a sua volta a questioni riguardanti il lavoro e la carriera: in media una donna fa figli intorno ai 32,4 anni, a differenza di quanto accadeva negli anni passati. Dopo aver registrato un calo delle nascite per il sedicesimo anno di seguito nel 2022, l’ISTAT ha condiviso i dati relativi al 2023 evidenziando ancora una volta una situazione di crisi. In particolare le proiezioni affermano che entro il 2042 solo 1 coppia su 4 avrà figli e non è detto che la migrazione possa aiutare a invertire il trend.
Nel 2010, in effetti, si è registrato un leggero aumento della natalità rispetto alle stime precedenti dovuto alla presenza di almeno 1 genitore straniero nella famiglia, eppure le proiezioni per il 2080 relative al saldo migratorio netto forniscono dati che vanno dai -20mila ai +349mila bambini. Ad oggi le coppie con figli costituiscono il 31,9% del totale, ma nel giro di circa 20 anni tale percentuale potrebbe scendere al 25,3%. Inoltre le coppie senza figli potrebbero aumentare, passando dall’attuale 20,6% al 21,7%.
Perché i figli dei baby boomer non fanno figli?
I dati ISTAT forniscono percentuali tangibili rispetto a una questione sociale che è evidente davanti ai nostri occhi. Le nuove generazioni e in particolare i nati a metà degli anni ’90, figli dei cosiddetti baby boomer, decidono di posticipare la genitorialità per questioni connesse alla carriera o alle condizioni economico-sociali a cui sono esposti. In generale la mancanza di certezze per il futuro, soprattutto lavorativo, comporta disillusione e preoccupazione nelle giovani coppie, che decidono di aspettare prima di metter su famiglia oppure di rinunciare del tutto a questo proposito.