Ieri mattina ad Africo, in provincia di Reggio Calabria, un funzionario dei vigili del fuoco di 61 anni è morto durante un’immersione in mare. Inutili i soccorsi.
Si era immerso in mare, insieme al fratello, ma non è più riuscito a tornare in superficie. È morto così un funzionario dei vigili del fuoco di 61 anni nella mattinata di ieri, sabato 30 settembre, a largo della spiaggia di Africo (Reggio Calabria).
Il 61enne, residente in provincia di Frosinone ed in vacanza in Calabria, sarebbe stato colto da un malore improvviso durante l’immersione. A nulla sono serviti i tempestivi soccorsi arrivati sul posto dopo l’allarme. Sul caso stanno indagando i carabinieri.
Africo, si sente male durante immersione: muore funzionario dei vigili del fuoco
È Michele Pullo, funzionario dei vigili del fuoco di 61 anni, l’uomo deceduto ieri mattina a largo di Africo, centro della provincia di Reggio Calabria. Pullo, che viveva nel frusinate, aveva deciso di trascorrere un periodo di vacanza in Calabria.
Ieri mattina, secondo quanto appreso da alcune fonti locali e dalla redazione de Il Corriere della Sera, il 61enne aveva deciso di fare un’immersione con il fratello. Purtroppo, però, si sarebbe sentito male non riuscendo più a riemergere. Immediatamente è stato lanciato l’allarme.
Quando i soccorsi del 118 hanno raggiunto il posto, per Pullo non è stato possibile far nulla se non constatarne il decesso.
Sull’accaduto sono state già avviate le indagini dei carabinieri, accorsi sul luogo della tragedia per effettuare tutti gli accertamenti del caso. L’ipotesi più accreditata, al momento, è quella di un malore improvviso che avrebbe stroncato il 61enne pochi minuti dopo essersi immerso.
Aveva guidato anche le squadre speciali dei pompieri
La tragedia ha sconvolto tutti i colleghi del funzionario dei vigili del fuoco che prestava servizio a Roma e ricopriva la carica di direttore coordinatore speciale del comando provinciale di via Genova. Alcuni anni fa, Pullo aveva anche diretto le squadre speciali durante delle missioni in Italia e all’estero. Tra gli interventi più importanti anche quello dopo il terremoto di Amatrice, quando aveva salvato un ragazzo rimasto intrappolato sotto le macerie.
Una volta diffusasi la notizia, sono stati tanti i messaggi di cordoglio, apparsi anche sui social network, per la famiglia una volta.