Una formula matematica consente di capire quanto abbiamo realmente pagato un vestito: a renderla nota, la giornalista Elizabeth Cline.
I nostri guardaroba sono pieni di vestiti, ed alcuni di questi non li indossiamo praticamente mai. In molti hanno, dunque, pensato di poterli vendere anche grazie alle varie piattaforme online che sono nate negli ultimi anni.
Quando decidiamo di farlo, inevitabilmente ci chiediamo quanto abbiamo realmente pagato i vari capi. Ma come possiamo calcolare il costo reale dei nostri indumenti? A rispondere interviene il libro The Conscious Closet della giornalista Elizabeth Cline.
Vestiti, come capire quanto abbiamo pagato un capo d’abbigliamento: la formula
Nell’agosto del 2019 usciva il libro The Conscious Closet della giornalista e scrittrice Elizabeth Cline. Il libro fornisce alcuni consigli per creare un guardaroba etico e sostenibile, ma non solo. La giornalista ha parlato dei problemi del fast fashion, termine che indica gli abbigliamenti a basso costo e che velocemente passano di moda.
All’interno del libro, la scrittrice ha anche lanciato una formula matematica per calcolare il costo reale dei vestiti usati che potrebbero essere magari rivenduti perché non utilizzati molto. In cosa consiste? Sarà necessario solamente dividere il prezzo del capo d’abbigliamento, ossia quello d’acquisto, per il numero di volte che lo abbiamo indossato. Per fare un semplice esempio, se nel guardaroba abbiamo un cappotto acquistato ad un prezzo di 200 euro e lo abbiamo indossato 50 volte, vuol dire che ad oggi, al momento del calcolo, dunque, lo abbiamo pagato 4 euro.
I consigli per un guardaroba sostenibile
Elizabeth Cline ha anche dato qualche consiglio su come avere un guardaroba più sostenibile e, dunque, più attento all’ambiente. Il libro inchiesta, difatti, parla di come possa essere importante riprendere attività come il cucito, che oltre a farci risparmiare ci permette di personalizzare un vestito. Si può anche optare per acquistare vestiti di seconda mano o creati da veri artigiani che possono garantire originalità e ottima qualità del prodotto.
Seguendo questi consigli, secondo la giornalista, non si farà solo più attenzione all’ambiente, ma non si incrementerà il fast fashion che cela diverse problematiche, come quella dei bassi salari per i dipendenti delle aziende produttrici.