In un programma come Masterchef può accadere letteralmente di tutto: indimenticabile lo “schiaffo” che il concorrente Luciano rifilò a Cannavacciuolo durante la nona edizione.
Da ben 12 anni, “Masterchef” si conferma uno dei programmi di punta dell’emittente televisiva Sky. Un talent show culinario in cui, al percorso intrapreso dai singoli concorrenti, sia affiancano anche le battute e i momenti scherzosi che vedono coinvolti i tre giudici.
Stiamo parlando di Bruno Barbieri, Giorgio Locatelli ed Antonino Cannavacciuolo, che oramai vengono considerati le vere e proprie punte di diamante della trasmissione. Senza i siparietti che li vedono protagonisti, del resto, le puntate del programma perderebbero quel piglio che le rende estremamente vivaci e movimentate.
Eppure, non sempre gli aspiranti concorrenti che si presentano a “Masterchef” si rivelano all’altezza delle aspettative degli chef. Può capitare, infatti, che quei cuochi che ostentino capacità e competenze si rivelino inadatti al livello richiesto dalla giuria. Ma può anche succedere che altri talenti, al principio acerbi o poco valorizzati, riescano a mettersi in luce solo dopo aver atteso il momento giusto.
Un episodio risalente alla nona edizione di “Masterchef” (2019-2020), a questo proposito, ci aiuterà a comprendere meglio il discorso a cui stiamo facendo riferimento. All’epoca, durante le selezioni, un aspirante partecipante non mancò di rifilare un vero e proprio schiaffo morale ad Antonino Cannavacciuolo. Ricordate quella (memorabile) scena?
Durante le selezioni di “Masterchef 9”, una scena in particolare non mancò di catalizzare le attenzioni di tutto il pubblico a casa. Parliamo dell’audizione del siciliano Luciano di Marco, che si presentò davanti ai tre giudici con un piatto a dir poco succulento: rollè di pesce spatola a beccafico, accompagnato da una salsa al basilico e menta e da un’insalata di arance e finocchio.
Sicuro di sé, nonché estremamente determinato nel dimostrare agli chef di che pasta fosse fatto, Luciano sottopose alla giuria un piatto che non avrebbe potuto non convincere i palati di tutti. Nel momento in cui l’aspirante concorrente ricevette i complimenti del giudice Antonino Cannavacciuolo – il quale non mancò di congratularsi con lui per l’attenzione agli ingredienti e per la ricercatezza della ricetta -, Luciano non riuscì a trattenere delle lacrime di commozione.
Incapace di arrestarsi, men che meno di fissare lo chef dritto negli occhi, il 52enne originario di Palermo fu costretto a spiegare a Cannavacciuolo il motivo di tanta emozione. Come il giudice partenopeo avrebbe appreso di lì a poco, quello rifilatogli da Luciano era un vero e proprio “schiaffo” morale.
Solamente cinque anni prima, infatti, il siciliano non aveva superato le selezioni del cooking talent proprio a causa del “no” di Cannavacciuolo. “Cinque anni fa avevo sbagliato tutto” – disse il concorrente ad Antonino, con le lacrime che continuavano a scendere copiose sul suo viso – “Il suo no era stato giusto“.
Grazie alla tenacia del concorrente, nonché alla seconda possibilità offertagli dai tre giudici, finalmente le porte di “Masterchef” riuscirono a spalancarsi per il temerario e agguerrito Luciano di Marco. Se non ricordate come si sia concluso il suo percorso all’interno del cooking talent, il proseguo dell’articolo non mancherà di rinfrescare la vostra memoria.
Una seconda chance conquistata al termine di un lungo percorso di studio e di approfondimento, che permise a Luciano di Marco di entrare a pieno titolo all’interno della masterclass. La nona edizione del cooking talent, se non altro, risentì moltissimo della presenza dell’irrefrenabile e scatenato tarantino.
Il suo entusiasmo e la sua passione per la cucina finirono per contagiare tutti gli altri concorrenti dell’edizione, al punto tale che il siciliano, dai suoi compagni, era considerato un vero e proprio punto di riferimento all’interno della masterclass. In parallelo, quando si trattava di esprimere un’opinione o di manifestare del disappunto, Luciano appariva sempre sul piede di guerra (aspetto, quest’ultimo, che gli fece guadagnare anche parecchi rimproveri da parte dei giudici).
Nonostante il suo impegno costante, alla fine il 52enne palermitano non riuscì ad aggiudicarsi la finalissima: venne infatti eliminato nel corso della decima puntata. Ciò nonostante, non si può dire che Luciano non avesse già avuto la sua vittoria. Lo schiaffo morale rifilato a Cannavacciuolo, indubbiamente, ha ripagato il concorrente di tutti gli sforzi compiuti.
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