Terrore a Rotterdam, in Olanda, dove un uomo ha aperto il fuoco prima in una casa, poi all’interno di un ospedale universitario: almeno due morti e tre feriti gravi.
Almeno due morti e tre feriti gravi, questo il bilancio delle due sparatorie avvenute oggi a Rotterdam, nell’Olanda meridionale. I due episodi sono avvenuti all’interno di un ospedale universitario e di un’abitazione nelle vicinanze. Le vittime sono due insegnanti dell’ateneo di 39 e 46 anni.
La polizia olandese, intervenuta sul posto, ha arrestato un uomo di 32 anni, ex studente dell’ospedale universitario che sarebbe ritenuto responsabile di aver prima aperto il fuoco e di aver poi appiccato un incendio sia nella struttura sia nell’appartamento.
Rotterdam, spari in una casa e nell’ospedale universitario: uccise due persone
Attimi di terrore questo pomeriggio, giovedì 27 settembre, a Rotterdam, in Olanda. Due persone sono state uccise ed altre tre ferite gravemente in due differenti sparatorie avvenute in un’abitazione ed in un ospedale universitario, poco distante. Le vittime sarebbero due docenti della struttura, una donna di 39 anni ed un 46enne. Tra le persone ferite anche una ragazzina di 14 anni, figlia della 39enne uccisa.
Stando alle prime ricostruzioni, come riportano le fonti locali e la redazione de Il Corriere della Sera, un uomo 32 anni, in tenuta paramilitare e armato di una pistola, avrebbe prima esploso alcuni colpi all’interno dell’appartamento e poi dato fuoco all’immobile. Poco dopo, avrebbe fatto lo stesso nell’ateneo, dove si era recato, seminando il panico tra i presenti.
Scattato l’allarme, sono intervenuti gli agenti della polizia e le squadre speciali che avrebbero bloccato ed arrestato il 32enne. Sul posto anche i soccorsi ed i vigili del fuoco che si sono occupati di domare le fiamme appiccate poco prima. Purtroppo, per le due vittime non c’è stato nulla da fare, mentre i feriti, compresa la 14enne, sarebbero stati trasportati in ospedale, dove ora versano in gravi condizioni.
Indagini in corso
La polizia sta ancora indagando su quanto accaduto nel pomeriggio per chiarire cosa possa aver spinto il presunto responsabile a compiere il folle gesto. Gli investigatori ipotizzano che il 32enne, che in passato aveva studiato presso l’ateneo abbia agito senza l’aiuto di complici, ma non hanno fornito ulteriori dettagli che potrebbero emergere nelle prossime ore.