,Una competizione podistica in provincia di Cuneo non finisce benissimo per alcuni partecipanti trasportati in ospedale dopo un attacco di calabroni.
Ogni Settembre a Ceva in provincia di Cuneo si tiene quella che è ormai una tradizionale passeggiata tra i boschi della zona. Un percorso di 11 km che si snoda intorno alla cittadina e che quest’anno ha riservato non poche sorprese ad alcuni dei partecipanti attaccati da uno sciame di calabroni.
Tradizionale passeggiata settembrina a Ceva finisce non benissimo per un gruppo di appassionati podisti che hanno partecipato alla tradizionale kermesse che ogni anno propone un percorso panoramico ad anello nei dintorni del paese. Alcuni dei partecipanti sono, infatti, stati attaccati da uno sciame di calabroni e per alcuni di questi è stato necessario il trasporto in ospedale.
Attacco dei calabroni, percorso deviato e smantellamento del nido
Tra 11 km di passeggiata uno dei punti più amati è sicuramento il punto panoramico che si trova in località Mazzarelli, proprio qui però un gruppo dei 400 partecipanti è stato attaccato violentemente da uno sciame di calabroni che aveva fatto il nido tra gli alberi della zona.
Nello specifico, il nido si trovava in un tronco poco distante un casolare, alcuni dei partecipanti sono stati punti obbligando i soccorritori ad intervenire. Le punture di calabrone possono, infatti, provocare reazioni cutanee locali, dolore, ma anche senso di malessere generale, orticaria diffusa e nei casi più estremi shock anafilattico.
Per tre dei partecipanti si è reso necessario il trasporto in ospedale. Ad avere la peggio una donna di Garesso trasportata in eliambulanza all’Ospedale di Mondovì in codice giallo. Niente di preoccupante, invece, per gli altri podisti punti che però sono stati comunque portati in ospedale in maniera precauzionale per accertamenti. A quel punto, il percorso è stato prontamente deviato su un altro sentiero per permettere agli altri partecipanti di portare al termine la passeggiata. Nel mentre i vigili del fuoco, intervenuti con la polizia locale e i volontari Aib, hanno provveduto a mettere in sicurezza la zona infestata dagli insetti e smantellato il loro nido.