Il Servizio Elettrico Nazionale chiude nel 2024; pur senza una data certa è comunque necessario traghettarsi verso il mercato libero dell’energia. Ecco come fare.
Nell’ultimo Dl. energia proposto dal Governo Meloni e in discussione c’è, tra gli altri punti, anche quello che riguarda l’ingresso nel mercato libero dell’energia di quei soggetti che fino ad ora hanno usufruito del mercato tutelato. Il Servizio Elettrico Nazionale, infatti, chiude ed è importante sapere cosa fare per non ritrovarsi con bollette esorbitanti.
Non c’è una data precisa per la chiusura definitiva del Servizio Elettrico Nazionale, che intanto a Marzo di quest’anno ha già smesso di erogare energia alle grandi imprese, e Lunedì 25 approda alla Camera il testo del nuovo Dl. energia in cui pare sia spuntata l’ipotesi di proroga per altri 6 mesi; insomma un po’ di confusione su cui conviene fare chiarezza per capire cosa fare e non ritrovarsi bollette esorbitanti a partire dai primi mesi del prossimo anno.
C’è un dato certo ed è appunto la chiusura del mercato tutelato dell’energia per cui si sarà costretti al passaggio al mercato libero. Altro punto certo è che si andrà per step e tutto partirà dal prossimo 10 Gennaio.
Salvo nuovi cambiamenti e o proroghe eventualmente approvate con la discussione del Dl. energia, dal prossimo 10 Gennaio gli utenti che fanno ancora parte del mercato tutelato saranno spostati al mercato libero; già da questi mesi i fornitori delle utenze saranno obbligati a mandare ai clienti insieme alle fatture delle bollette dei reminder, promemoria che serviranno da punto di partenza e scelta per gli step successivi.
Il passaggio dovrebbe completarsi entro Aprile 2024 con delle eccezioni: sarà infatti istituito un mercato transitorio che durerà al massimo 3 anni con tariffe che saranno una via di mezzo da quelle decise attualmente da ARERA e quelle del mercato libero.
Dai prossimi mesi a venire sarà quindi necessario guardarsi intorno per scegliere il proprio fornitore di energia, alla chiusura del Servizio Elettrico Nazionale, infatti, se non si sarà scelta una società gli utenti verranno affidanti ad aziende dopo un’asta e a quel punto ci si potrebbe ritrovare con bollette dell’energia davvero esorbitanti. Chiaro che il passaggio da un fornitore all’altro può avvenire in qualsiasi momento, ma per non avere sorprese dell’ultimo minuti è bene scegliere da sé.
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